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Ago 03

LinkedIn: Come avere un profilo di successo

  • 03/08/2017
  • Paolo Dell'Aguzzo
  • No Comments
  • Lavoro
  • curricula, curriculum, lavoro, LinkedIn

Ciao!

Oggi ti voglio parlare di quanto sia importante avere un profilo LinkedIn costantemente aggiornato e ben strutturato.

Moltissime persone spesso sottovalutano le potenzialità di un social network come LinkedIn perché sono abituati a pensare che sia un qualcosa di simile a Facebook e Twitter.

Se ti stai chiedendo come fare per avere un profilo LinkedIn di successo sei quindi nel posto giusto! Ti elencherò e ti spiegherò uno ad uno i passi più importanti per avere un profilo con un’efficacia massima.

 

1. L’Introduzione

L’introduzione è sicuramente una delle prima cose che salta all’occhio a chi sta ricercando un profilo. Non deve mai essere qualcosa di estremamente lungo, ma deve comunque racchiudere un riassunto della tua vita cercando di far capire a chi legge che tu sei il profilo che sta cercando.

Per esempio ti farò vedere la mia introduzione:

Development Category (English)728x90

Mi sono laureato il giorno 09/10/2014 presso l’Università di Bologna, Scienze e Tecnologie Informatiche con voto 106/110.

Ho avuto fin da subito la possibilità di affrontare molti colloqui per poi iniziare a lavorare come sviluppatore Java. Il mio lavoro mi ha portato a conoscere meglio il linguaggio di programmazione Java e mi ha permesso di approfondire framework come Hibernate, Spring, Quartz ed SQL2O. Per quanto riguarda il front-end ho avuto sin da subito la possibilità di utilizzare il noto AngularJS del quale ritengo di avere una buona padronanza. Mi sono interessato inoltre sin da subito al mondo dei database, diventando in questo caso un punto di riferimento per l’azienda che lavora principalmente con Oracle, ma che mi ha permesso di migliorare le mie conoscenze per quanto riguarda anche SQLServer.

Durante la mia seconda esperienza lavorativa ho avuto la grande occasione di essere responsabile di un grande progetto, EasyPDA, per quanto riguarda il frontend. Questa esperienza mi ha dato la possibilità di continuare il mio lavoro con Java e di diventare un punto di riferimento per quanto riguarda ReactJS.

Quando frequentavo ancora l’università ho sviluppato un’applicazione disponibile sul Google Play Store chiamata UFO Nova. Il periodo universitario è stato affrontato bene e velocemente permettendomi di ricevere anche una lettera di merito da parte del rettore dell’Università di Bologna.

 

2. L’Esperienza

L’esperienza è sicuramente qualcosa di estremamente importante, perché quì vengono racchiuse tutte le attività, i lavori e le aziende che ti hanno visto partecipe. Cronologicamente chi legge riesce a ricostruire la tua vita cercando di capire se potresti essere un profilo adatto.

In questo caso però ti devo dare più consigli:

  • Non parlare esattamente di tutte le esperienze che hai vissuto, alcune probabilmente hanno meno importanza. Se sono 20 anni che sviluppi software è inutile raccontare che a 21 anni hai lavorato in una pizzeria. Quest’ultimo elemento sarebbe la causa di distrazione in chi legge e a volte può mandare il recruiter in confusione.
  • Quando elenchi le esperienze che ti hanno visto coinvolto descrivi in maniera approfondita quanto hai fatto. Ho lavorato per l’azienda X dal 2011 al 2014 è un dato che non dà abbastanza visibilità al tuo profilo. Dire invece ho lavorato per l’azienda X dal 2011 al 2014 imparando l’utilizzo di nuovo tecnologie (quali?) e lavorando su progetti a lunga durata (con descrizione opportuna) è sicuramente la scelta migliore.
  • Quando parli di un’esperienza lavorativa collegala ai progetti che hai realizzato nella tua vita.

 

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3. Formazione

Descrivi il percorso formativo che hai affrontato senza soffermarti sulle esperienze formative poco importanti. Non descriviamo le scuole elementari. L’ultimo titolo di studio, in maniera particolare se universitario, può avere una grande importanza per chi ti vuole assumere. Questo consiglio è molto importante seguirlo specialmente se si è neo laureati con nessuna o scarsa esperienza lavorativa.

Deep Learning Specialization on Coursera

 

4. Competenze e Conferme

Le competenze e le conferme descrivono un po’ quello che sai fare. Puoi inserire tu stesso un elenco di competenze oppure possono essere gli altri a segnalarti una competenza. Nel secondo caso devi essere tu a scegliere se mostrare la competenza segnalata sul tuo profilo.

Questo è sicuramente una pietra miliare di LinkedIn e si collega in un certo senso alle esperienze ed ai progetti svolti. Chi cerca dipendenti e si mette alla ricerca di profili utilizzerà dei filtri appositi per trovare le persone che più si addicono al lavoro da svolgere. Di conseguenza quando un recruiter cerca un “programmatore Java e ReactJS con esperienza di lavoro di almeno 2/3 anni” vedi che troverà me tra i primi profili. Questo perché le competenze che ho segnalato nel mio profilo unite alle conferme ricevute dai colleghi mi danno una grandissima spinta e risulto molto appetibile.

 

5. Segnalazioni

Le segnalazioni, o raccomandazioni, non sono importanti nell’immediato, quindi non hanno un ruolo fondamentale durante la ricerca di un dipendente da parte di un recruiter. Sono però molto importanti quando sei entrato nella lista dei lavoratori appetibili da contattare. Giunti a questo punto normalmente un’azienda ha dato un’occhiata rapida ai profili più interessanti (usciti fuori da apposite ricerche come quella descritta prima). Quindi per scegliere quali candidati sono più adatti per un colloquio si effettua uno studio del profilo che comporta il leggere attentamente il curriculum di ciascun lavoratore. Quando un recruiter legge il curriculum e vede segnalazioni da tuoi colleghi ed in maniera particolare da tuoi responsabili sicuramente passerai anche questa fase di scrutinio e sarai pronto a giocarti tutto al colloquio.

Non aver paura di chiedere alle persone con cui hai lavorato di lasciarti una segnalazione. Se sei stato un buon dipendente nessuno avrà mai problemi nel farlo. In cambio lascia anche tu qualche segnalazione ai tuoi colleghi che di rimando faranno lo stesso con te.

Fai attenzione! Non iniziare a scrivere segnalazioni a chiunque, ma solo a chi in un certo senso se le merita. Un po’ aiutiamo la meritocrazia ed un po’ non risultano segnalazioni scritte a nostro nome verso persone che magari si rivelano “incapaci”.

 

6. Traguardi Raggiunti

La lista dei traguardi raggiunti contiene alcune cose importanti che spesso possono essere influenti durante la ricerca:

  • Progetti. Sono molto importanti e per ognuno è necessario descrivere in che modo hai lavorato per la realizzazione. Quanto, quando e come sei stato coinvolto. Quanto era importante il tuo ruolo nel team sul progetto.
  • Certificazioni. In questo tab hai la possibilità di integrare certificazioni su carta ma anche certificazioni ricevute online (per esempio tramite CodeSchool).
  • Lingue. Anch’esse molto importanti, è sempre buono raccontare come parli le lingue. Un’ottima conoscenza dell’inglese ti può portare molto più facilmente a lavorare in zone turistiche, per aziende di informatica che fanno anche assistenza diretta al cliente, ecc.
  • Riconoscimenti e Premi. Molto importante e sempre d’effetto, nel mio caso ho caricato una lettera che mi ha inviato il rettore Ivano Dionigi dell’Università di Bologna come riconoscimento.

 

Se hai domande su quanto ho spiegato sentiti libero di farle nei commenti o di scrivermi in privato, nel frattempo ti dò la possibilità di visualizzare il mio profilo LinkedIn che ha un’efficacia massima.

Prendi spunto liberamente da quanto ho scritto io e punta ad arrivare ad una dashboard come la mia nel giro di qualche settimana.

Se sei interessato all’argomento ti consiglio anche di leggere un bel libro al riguardo:

 

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