Ho più volte ribadito che sono un programmatore informatico e quindi voglio raccontarti cosa faccio e quali sono i miei clienti principali.
Questo articolo non è dedicato soltanto a chi vuole scoprire cosa fa un programmatore informatico, ma è anche dedicato a chi come me fa questa professione e potrebbe cercare una collaborazione.
Sono un programmatore informatico
“Sono un programmatore informatico” vuol dire che sono uno di quelli che si diverte a scrivere codice e ci sa fare con i computer.
Queste sono almeno le parole che sempre mi vengono riferite da chi non fa questo lavoro. Ti ho già spiegato in questo articolo cosa fa un programmatore, ora ti voglio spiegare in particolare cosa faccio io.
Vedremo due aspetti principali:
- I Siti Web
- Le Web Applications
Web Application
Se non sei un programmatore informatico potresti essere spaventato da questo termine.
Quello che ti posso dire è che quello che costruisco sono dei siti web che vengono realizzati utilizzando per quanto concerne il front-end (quello che sta davanti) sempre HTML e CSS con libreria ReactJS (creata da Facebook).
Dunque per quanto riguarda il back-end, ovvero tutto ciò che è totalmente nascosto all’utente, lavoro con Java utilizzando Spring per gestire gli endpoint, l’autenticazione, ecc. e Maven per la gestione delle dipendenze.
Il tutto viene rilasciato e gestito da Heroku che ti permette di avere le tue web app sul cloud Amazon ed essere quindi scalabili, potenti, rapide e pronte a sostenere lo stesso numero di utenti che sostiene Facebook per intenderci.
Questa è sempre stata la mia mansione principale di programmatore informatico all’interno delle aziende.
Siti Web
Ovviamente i clienti spesso chiedono siti web, non tutti vogliono realizzare idee colossali. Magari vogliono un e-commerce, un sito vetrina e simili.
Nel mio lavoro di programmatore informatico ho quindi studiato il funzionamento di WordPress e dunque la creazione di siti web che sono poi facilmente utilizzabili dagli utenti stessi.
Come puoi metterti in contatto con me?
Sono una persona a cui piace molto parlare e sono molto socievole. Spesso le persone pensano che devono pagarmi anche solo per chiedermi una banale informazione o per farmi una richiesta di preventivo.
Nella realtà dei fatti rispondo sempre a tutti, perché sono convinto che il web sarebbe un posto migliore se tutti parlassero e rispondessero agli utenti.
In ogni caso, se hai bisogno di un programmatore informatico, puoi rivolgerti alla pagina contatti o scrivermi una mail a info@paolodellaguzzo.com.
Quando hai bisogno di un programmatore informatico?
Hai bisogno di un programmatore informatico tutte quelle volte che hai la necessità di un software che ancora non esiste oppure perché vuoi espandere la tua rete di clienti o dar vita ad una nuova idea.
Facebook è stata creata ed ideata da un programmatore informatico, ma ciò non toglie che poteva essere ideata da una qualsiasi persona. Amazon invece è stata ideata da qualcuno che aveva fiuto per gli affari e per le vendite e non da un programmatore informatico.
Oltre alle grandi idee a volte bastano idee semplici.
Sei un venditore ed hai il tuo negozio fisico. Non importa se gli affari vanno bene o male. Importa saper investire! Quando hai un negozio online e la gente ti può trovare su Google dai subito una sensazione di qualcosa di ancora più serio, di un imprenditore serio che vuole dar vita ad un marchio.
La possibilità di farti trovare online fa aumentare anche la fiducia di chi già ti conosce ed inoltre ti dà la possibilità di raggiungere con la pubblicità molte più persone ad un costo molto più basso rispetto a cartelloni vecchio stile e volantini.
Com’è la situazione in Italia?
Lo so che questo centra poco con me e con te, magari per quanto riguarda questo articolo. Nella realtà dei fatti centra molto con me e te.
Fare il programmatore informatico in Italia vuol dire essere facilmente snobbato dai clienti. Ci sono persone che pagano un coach di poker online 60 euro all’ora, altri che non farebbero mai storie al commercialista o all’avvocato sul prezzo. Queste stesse persone quando conoscono il programmatore informatico si aspettano di poter sparare sentenze del tipo “tanto tu sei un mago del pc quanto ti ci vuole” o anche “a me sembra una spesa troppo grande” ed infine c’è il solito che ha il parente pronto a farglielo, ma che è un po’ occupato.
Ovviamente non voglio togliere nulla a chi fa altri lavori. Voglio dire che non ho mai visto tante lamentele quando il cliente va da professionisti che fanno un lavoro diverso dal mio, anche se in realtà chi si lamenta e ti fa perdere tempo c’è sempre.
Se anche tu fai il mio lavoro e sei un libero professionista lo sai.
Al contrario, se non sei un programmatore informatico, ti voglio dire che:
- Il sito web che ti fa tuo cugino cadrà a pezzi e Google forse neanche lo indicizzerà
- L’app che ti fa tuo cugino non sfrutterà strumenti di versioning, non sarà ben testata e sarà la tua rovina
- Tuo cugino non ti assicura assistenza e manutenzione continua
- Tuo cugino inevitabilmente non saprà mai fare lo stesso lavoro di un professionista (altrimenti la parola “esperienza” morirebbe sul nascere)
Cosa facevo prima di diventare un libero professionista?
Mi sono laureato in Scienze e Tecnologie Informatiche all’Università di Bologna con voto 106/110 e poi ho iniziato a lavorare per Lean IT Consulting. Dopo questa esperienza ho lavorato con TeamSystem.
Queste esperienze mi hanno fatto lavorare con clienti come Bayer ed il Ministero della Giustizia su progetti (web app) che sono stati costruiti in team ed una media di realizzazione di 8 mesi.
Ho imparato davvero molto da queste esperienze, ma il 28 Luglio 2017 è giunto il momento di fare il grande passo e di provare a buttarmi in un percorso di studio e crescita personale chiamato “libero professionismo”.
Per maggiori informazioni guarda la mia carriera e il mio profilo LinkedIn.
La passione quando è nata?
Per diventare programmatore informatico è necessaria tanta passione.
Se lo fai per una questione di stipendio non riuscirai mai ad essere appetibile per le aziende.
La mia passione non so quando sia nata con precisione, ma credo che quando mio padre ha portato il primo computer a casa (io avevo 6 anni) non ho potuto fare a meno di stare lì a provare Paint continuamente.
Arrivato ai 10/11 anni ho iniziato a cercare online come creare dei virus, la classica cosa che emoziona sempre tutti quando ancora si è fuori da questo lavoro. I risultati venivano fuori, ovviamente non era niente di complicato, né è stato mai inviato agli utenti. Testavo tutto sul mio computer. Per esempio un file che si nascondeva e ti faceva spegnere il computer ogni 30 secondi.
Questo mi ha portato senza dubbio a diventare un programmatore informatico. La voglia di conoscere, di scrivere con la tastiera dei codici in grado di produrre un risultato. In un certo senso è il creare in generale che mi piace. Vedere la soddisfazione degli utenti, sapere che migliaia di persone alle 9:30 di mattina sono lì connesse da tutto il mondo.
Studiare continuamente
Fare il programmatore informatico vuol dire anche aggiornarsi a vita. Magari andando avanti con l’età una persona può iniziare a rallentare, ma genericamente è una di quelle professioni dove se rimani indietro diventi molto meno appetibile per il mercato del lavoro.
Il programmatore informatico non si deve aggiornare però come accade in tante altre professioni. La quantità di tecnologie diverse e linguaggi di programmazione che escono ogni giorno sono un qualcosa di così elevato che è sicuramente molto più conveniente specializzarsi.
E’ impossibile saper tutto di tutto. Io faccio web app e siti web. Seguirò allora questo mondo ed i suoi aggiornamenti. Se no divento matto.
Conclusioni
Ti ho parlato un po’ di cosa faccio, di come funziona essere un programmatore informatico e di quando dovresti aver bisogno di un programmatore informatico.
Nel caso in cui hai bisogno di aiuto con un sito web o con ReactJS, Heroku, Java, non esitare a contattarmi anche solo per farmi qualche domanda. Non mordo 🙂 .
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